# whoami
Ciao, se sei qui vuol dire che sei interessato a conoscermi e a valutare la mia esperienza, bene, sono onorato che tu voglia concedermi parte del tuo tempo!
Per prima cosa vorrei parlarti di come sono: mi reputo una persona trasparente, socievole e ben disposta al cambiamento, mi piacciono i confronti in generale ma odio le imposizioni. Non tollero bene chi mi dice “fai così” senza contestualizzare cosa sta accandendo: non che non mi fidi, ma se dovessimo lavorare insieme spero tu voglia una persona che dia valore aggiunto alle tue decisioni e non una che ubbidisca ciecamente. Tienilo ben presente, per me, il lavoro lo fa il team, non il singolo.
Non sono un esecutore seriale!
Se devo affrontare un task ripetitivo che stimo mi prenderà più di un paio d’ore, preferisco creare uno script ad-hoc piuttosto che ripetere manualmente la stessa cosa. Magari posso risultare più lento, ma sicuramente il risultato sarà soggetto a meno errori.
Non credo nell’orario di lavoro!
Come ben sai, chi lavora nel mondo dell’IT sa che gli orari sono spesso variabili e talvolta si sforano le canoniche otto ore di lavoro e/o le fasce orarie orarie stabilite. Talvolta, invece, viviamo giornate dove stare in ufficio otto ore non è necessario.
Pertanto, come in caso di bisogno sono disposto a far le ore piccole, devo aver davanti a me una persona che non storca il naso se chiudo la giornata con due ore di anticipo.
Sono analitico e critico!
Se lavoreremo insieme è bene che tu lo sappia fin da subito.
Se c’è qualcosa che credo sia migliorabile lo faccio presente, non mi muoiono le parole in bocca. E’ però altrettanto indispensabile che tu sappia che quando lo faccio, oltre ad essere in buona fede, è in maniera cortese, costruttiva e propongo soluzioni alternative.
# cat /proc/info/me
Nasco come programmatore in ambito web ma dopo cinque anni ho deciso di cambiare rotta e diventare un sistemista.
Ho una forte esperienza in ambito networking e su sistemi Linux (RedHat/Debian e derivate), mi occupo anche di infrastrutture di rete e – dopo oltre vent’anni di esperienza sul campo – di cybersecurity.
# apropos me
Spiegare cosa faccio è complesso: questo è un problema comune di chi come me è impiegato nella stessa azienda da oltre 16 anni.
Da una parte (forse) perdi un po’ quell’identità definita, dall’altra invece, apprendi una moltitudine di skills che vanno oltre a quella che è la tua qualifica originale.
Sulla carta oggi sono impiegato in una multinazionale e mi occupo, appunto, di infrastrutture: progetto, analizzo e realizzo infrastrutture di rete e gestisco, fra le altre cose, un piccolo team formato da tre ottimi collaboratori.
Ovviamente non mi occupo solo di questo.
Nel corso degli anni sono anche tornato ad occuparmi di sviluppo software, sia in prima persona (no web) sia come coordinatore di un team di sviluppo.
Onestamente, sebbene abbia portato a casa diverse medaglie, il lavoro del coordinatore del team di sviluppo non mi ha mai entusiasmato più di quel tanto.
# cat ~/.bash_history
Sono nato nell’Aprile del 1982 e nel 1988 ho messo mano al primo personal computer, un Olivetti M200.
Per anni mi sono considerato un geek poi, quando nel 1990 ho iniziato a frequentare le prime BBS, ho capito che in realtà l’appellativo più corretto era “hacker” anche se, in realtà, non mi sono mai considerato tale.
EOF